Chirurgia della Cataratta

Con il termine di cataratta si indica l'opacamento (perdita di trasparenza) del cristallino, mezzo diottrico dell’occhio che, insieme alla cornea, fa parte di quel sistema di lenti che consentono alle immagini che raggiungono il nostro occhio di andare a focalizzarsi sulla retina.

Cataratta

La cataratta è una patologia dell’occhio che si sviluppa generalmente con l’aumentare dell’età e che implica la progressiva perdita di trasparenza del cristallino, lente dell’occhio che consente di mettere a fuoco le immagini sulla retina. L’opacizzazione di tale lente comporta una diminuzione della vista e presenta sintomi quali una visione offuscata, una percezione sbiadita dei colori, una difficoltà a vedere di notte e una presenza di aloni intorno alle luci. In Italia sono oltre 500.000 le persone che ogni anno vengono operate per questa patologia, ma sono molte di più quelle affette da cataratta e con problemi a svolgere semplici attività come guardare la televisione, leggere, guidare, cucire, giocare a carte, ecc.

La Cataratta è una patologia che può svilupparsi a qualsiasi età, ma è tipica della senilità. Essa è inoltre una patologia inarrestabile, che senza intervento medico porta progressivamente alla cecità.

L’opacizzazione di tale lente comporta una diminuzione della vista e presenta sintomi polimorfi:

Una volta formulata la diagnosi di cataratta è bene, su consiglio del medico, procedere all'intervento chirurgico, operare una cataratta in fase estremamente avanzata espone a maggior difficoltà operatorie.

TRATTAMENTO

La terapia della cataratta è esclusivamente chirurgica ma presso il CLC essa viene eseguita in regime ambulatoriale.

Viene utilizzata anestesia topica, cioè solo con uso di gocce sull'occhio, senza la puntura con anestetico parabulbare o retro bulbare, ma sempre con la presenza dell' anestesista rianimatore e con controllo costante dei parametri vitali. L'anestesia topica riduce l'ansia del paziente, i rischi connessi alla puntura in una zona molto delicata e consente un recupero visivo quasi immediato. Inoltre, i pazienti scoagulati (in terapia con cumadin, aspirina o altri farmaci anti aggreganti), non devono sospendere la terapia evitando così rischi sistemici e disguidi legati al cambiamento della stessa.

Presso il CLC la chirurgia della cataratta viene eseguita con due tecniche:

1) La tecnica classica a ultrasuoni, chiamata Facoemulsificazione
Questa tecnica consiste nella microincisione, nell'uso di IOL "Premium" impiantate al posto del cristallino naturale, quindi si può parlare a tutto campo di chirurgia refrattiva della cataratta (faco-refrattiva).

La microincisione è una tecnica chirurgica (MICS) in cui si asporta la cataratta e si impianta un cristallino artificiale (IOL) attraverso un taglio di 2,00 mm. Per arrivare a questo non basta ridurre le dimensioni del tagliente, ma ci vuole una tecnologia più complessa con strumenti più sofisticati e lenti particolari che possono essere iniettate attraverso un taglio piccolissimo.

Le lenti "Premium" sono cristallini artificiali (IOL) che oltre a correggere il difetto di vista preesistente del paziente come la miopia e l'ipermetropia, possono correggere anche l'astigmatismo e la presbiopia. Infatti, mentre nella maggior parte dei centri oculistici e negli ospedali vengono usate lenti monofocali, presso di noi vengono routinariamente usate lenti "Premium" multifocali con la possibilità quindi di svincolare il paziente dall' uso di occhiali per lontano e per vicino.

Il risultato è un recupero visivo molto rapido, un assenza di induzione dell'astigmatismo e un ridotto rischio di infezione post operatoria.

2) La tecnica laser, chiamata Femtocataratta
Questa tecnologia, che in passato aveva già dato ottimi risultati per correggere certi difetti refrattivi (miopia, ipermetropia e presbiopia), consente di standardizzare alcune delle fasi dell’intervento e di eseguire con estrema precisione le aperture per la frammentazione del cristallino e per la rimozione della cataratta.

Per tagliare i tessuti esattamente nel punto desiderato, il laser a Femtosecondi utilizza una luce con impulsi della grandezza di pochi micron, e di brevissima durata, che permette di ottimizzare e semplificare notevolmente la procedura. Il laser viene abbinato a una strumentazione computerizzata che guida la sua azione e che esegue un controllo fotografico tridimensionale dello spessore della cornea, della dimensione e forma del cristallino e della capsula da incidere e asportare. Una volta eseguiti i tagli di precisione con il laser, il chirurgo utilizza uno strumento che aspira e rimuove il materiale del cristallino, già frammentato dal laser con l’uso di pochissimi ultrasuoni (dannosi per le strutture oculari), e prosegue poi con l’inserimento del cristallino artificiale.

Approvato dalla Food and Drug Administration (massimo organo di controllo sulla salute statunitense), il laser a Femtosecondi è ormai la nuova frontiera della chirurgia della cataratta. Questa tecnologia assicura infatti una chirurgia senza dolore e permette di raggiungere un’estrema precisione d’intervento, oltre che di avere una sicurezza operativa e un decorso operatorio/postoperatorio più semplice, con una conseguente guarigione più veloce e un migliore recupero funzionale dell’occhio operato.